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martedì 2 dicembre 2008

Language in evolution

Ecco, con questo titolo in inglese maccheronico apro un nuovo cassetto in cui ficcare i ricordi. Annalaura ormai parla e parla pure parecchio, ma la capiamo in pochi: i genitori e i nonni. Stop. Vabbè poi ovviamente si capirà lei no? E allora ecco qua le parole in Annalaurese più difficili da tradurre.


Accio=in braccio


Nino= Alex, il fratellino


Zina=Carrozzina


Gino=Passeggino


Gìe=Scrivere


Scìe=Uscire


Sina=Teresina, una delle sue bambole



ampia= si arrabbia



ampi=ti arrabbi



chiocchio=Pinocchio


Petto=il padre di Chiocchio, e anche tappeto


Nonno Sanco = Nonno Franco


Ceccio= Sergio

lunedì 1 dicembre 2008

Sono le cinque e diciannove di mattina

......di un Lunedì piovoso e sono qui, davanti al pc, che col piede destro dondolo un'adorabile carrozzina contenente un adorabile bambino spuzzettante di quasi due mesi che grugnisce e si sforza!!!! Sono i rumorini più belli del mondo. Adesso piange e devo inciucciarlo, poi perderà il ciuccio e ripiangerà: sono le gioie di essere mamma:-)))))))
Ha tanti capelli, nana dice che non c'è nulla come la pettinatura con cui nascono: sfumature perfette e perfetta scalatura. Mi ricorda i ragazzi un pò dandy, con le sopracciglia curate e un completino scuro con la camicia bianca col collettone. La notte ci fa dormire (povera creatura, tranne quando deve mangiare, ovviamente) e sta spesso con due piedi in una scarpa, come dice nana. Le poppatine diurne le fa con una lunga paiuysa in mezzo per consentire a sua sorella maggiore di esercitare il suo sacrosanto diritto di essere gelosina e aver voglia di fare cacca, pipì, mangiare o venire in braccio nel momento in cui prendo Alex per farlo mangiare :-)
Alex non prende il biberon, con mio sommo disappunto: dipende totalmente da me. I suoi pugnetti sono serrati, e si rilassano solo sul fasciatoio, quando agita le braccia come a voler disperatamente acchiappare qualcosa.
I momenti più difficili della giornata si prsentano al risveglio, mattutino e pomeridiano. Alex reclama il latte, Annalaura reclama l'orecchio. Tutti e due urlano come se li stessero scannando, e io non so come dividermi. In genere finisce con me che allatto Alex a letto tutta piegata verso sinistra per consentire ad Annalaura di distruggermi il lobo dell'orecchio sinistro. Il peggio è quando siamo malati, perchè l'orecchio non basta e ci vuole l'attenzione incondizionata. I pianti di Annalaura arrivano fino a Battipaglia, quelli di Alex fino a Pontecagnano. E io chiamo la mamma implorando aiuto, e l'aiuto grazie a Dio, arriva sempre, perchè la mamma è una santa e corre col sole e con la pioggia.
Adesso Alex si è addormentato e io scappo a letto per farmi altre due ore di sonno, ma prima faccio una pausa in bagno: il dolce che ho fatto ieri come una mamma perfetta giocoliera, mentre contemporaneamente preparavo il caffè, la pappa di Annalaura e lavavo i piatti, non è proprio perfetto e mi ha fatto uno strano effetto. Finirà nell'organico, e nanina non avrà la fetta promessa, mi dispiace!!!!!!!!