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martedì 11 agosto 2009

Perchè?

1)Perchè Alex si comporta come se dovesse imparare a camminare entro la fine della settimana? Da quando si sveglia a quando si addormenta è SEMPRE a quattro o a due zampe, cascasse il mondo. Ed il tempo in cui è sveglio aumenta sempre più, come l'erosione della costa, si mangia ogni giorno un pezzettino in più della nostra tranquillità.

2)Perchè Annalaura non vuole capire che spingere la testa del suo fratellino fino a fargli fare bang per terra non è una buona idea? Eppure lo sa che poi le becca, lo sa che sono urla, lo sa che finisce male. Eppure un paio di spinte o calcetti al giorno non mancano mai, come pure un paio di lividucci addosso al povero Alex.

3)Perchè io sono al pc invece che a sfaccendare?

4)Che significa DEN e TIN? Lo diceva Annalaura a dieci mesi e a dieci mesi anche Alex non si fa mancare queste simpatiche paroline. Cosa c'è nel vocabolario bimbesco che li costringe a dire proprio queste paroline a quest'età? Ed è una caratteristica solo dei miei bimbi, di tutti i Forlenza, di tutti i bimbi italiani, di tutti i bimbi misto sangue italo-ceco-inglesi o di tutti i bimbi del mondo?

5)Perchè Alex ha la tosse solo alle tre di notte? Che tosse è?

6)Perchè i miei figli sono tutti e due paparuli? Sono tanto strega e befana?

sabato 21 febbraio 2009

trascrizione di cinque minuti

Alla mia sinistra Annalaura che traffica con i piattini, alla mia destra Alex in uno dei suoi rari sonnellini, probabilmente dovuto al fatto che ha la febbre.

"Ecco qua due coperchi...la torta di mamma...papà. Questa è tua torta. Questo è pododoro, qesta è la banana. C'è pure la banana mamma. Eccola la banana, l'ho vista. Ecco qua la torta tua. Ti ho fatto la torta mamma. Tanti auguri. Ci sono le candeline mamma? Cancaduri a te...cancaduri a mamma!!! Foffia la torta, foffia la torta mamma!. L'altro...l'altra.....questa è tua candelina. Due candeline. Le tue candeline mamma. Sono tre candeline. Adesso è il compleanno tuo. Togli candeline. Guarda!!! Una fettina, una fettina sola! Solo una fettina. Una a papà, una a mamma, una a Alex. Questa è di Annalaura, questa è di oppapà. Mo bevo il caff+è da sola. MMMHHHH, è buono il caffpè mamma, è buono il caffe. Ah non ho messo lo zucchero. Anche il latte devo mettere. Anche lo zucchero........Ahhhhhh cade!!!!!Cade! Cade! Cade il piatto!"

qui interrompo perchè rischia di svegliare Alex.

giovedì 19 febbraio 2009

Qua e là

Annalaura sta imparando a localizzare gli oggetti e dire dove si trovano.



Se il malcapitato le chiede: "Annalaura, dov'è Pimpi (piuttosto che la pentolina, o la bambola, o l'altro calzino che non ha sul piedone ecc ecc)?" Lei risponde:"E' là." E a niente vale sfoggiare il miglior sorriso e chiedere ragguagli in merito. La risposta sarà sempre quella, o girerà intorno a quella: "E? là, pito? (=hai capito?) E' laaaa, lì, lì, qua, qui, quaaaaaaaa!!!! Pitoooo?????"



Annalaura impara ad esprimere le emozioni



Uaua SANCA (Annalaura è stanca).

Uaua PICCHIA (Annalaura è molto arrabbiata, oppure mamma è arrabbiata con Annalaura). A questo proposito mi tocca registrare una conversazione tenutasi tra Uaua e me qualche mattina fa, al risveglio.
U: Giorno, mamma!!! Uaua è gliata! (Annalaura si è svegliata) - si guarda attorno- E papà????
M: Papà è uscito.
U: Aaaaa. papà è a Polla!!! A rare (a lavorare). E mamma?
M: Mamma è qui con te, amore, stiamo sempre insieme.
U: Aaaaa. Papà a Polla, mamma picchia Auauina.

Se qualche estraneo avesse sentito la conversazione come minimo avrebbe pensato che non appena l'amorevole papà esce di casa quella strega della mamma picchia la creatura. Bah!!!! Cosa le frula per la testa?

Bravissima Uauaaaaa!!!!!! (Battendo le mani). Probabilmente ha fatto cacca.